Bibbia, le sacre scritture del giudaismo e del cristianesimo. La Bibbia cristiana consiste nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento, con le versioni cattolica romana e ortodossa orientale dell’Antico Testamento che sono leggermente più grandi a causa della loro accettazione di alcuni libri e parti di libri considerati apocrifi dai protestanti. La Bibbia ebraica include solo i libri noti ai cristiani come Vecchio Testamento. Le disposizioni dei canoni ebraici e cristiani differiscono considerevolmente. La disposizione protestante e quella cattolica romana corrispondono più o meno l’una all’altra.
Perché la Bibbia è importante?
La Bibbia contiene le sacre scritture del giudaismo e del cristianesimo ed è stata a lungo la fonte più disponibile, familiare e affidabile e l’arbitro degli ideali intellettuali, morali e spirituali in Occidente. I grandi temi biblici sono Dio, le sue opere rivelate di creazione, fornitura, giudizio e liberazione, la sua alleanza e le sue promesse. La Bibbia vede ciò che accade all’umanità alla luce della natura, della giustizia, della fedeltà, della misericordia e dell’amore di Dio.
In quale lingua fu scritta originariamente la Bibbia?
La Bibbia ebraica fu scritta in ebraico. La sua traduzione greca, la Septuaginta, la rese accessibile nel periodo ellenistico (circa 300 a.C. – 300 d.C.) e fornì una lingua per il Nuovo Testamento e per la liturgia e la teologia cristiana dei primi tre secoli d.C. La Bibbia in latino, la Vulgata, ha plasmato il pensiero e la vita dei popoli occidentali per mille anni. La traduzione della Bibbia ha portato allo studio e allo sviluppo letterario di molte lingue.
Come è organizzata la Bibbia?
La Bibbia ebraica ha tre divisioni: Torah (Istruzione, o Legge; chiamata anche Pentateuco), Neviʾim (Profeti), e Ketuvim (Scritti). Questi libri sono conosciuti dai cristiani come l’Antico Testamento. La Bibbia cristiana consiste nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento. Nelle tradizioni cattolica romana e ortodossa orientale, l’Antico Testamento include scritti considerati apocrifi dai protestanti. Il Nuovo Testamento contiene quattro Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni), gli Atti, 21 lettere e l’Apocalisse.
Quando fu scritta la Bibbia?
Parte della Bibbia ebraica fu scritta forse nel X secolo a.C. La redazione finale e la canonizzazione della Torah (i primi cinque libri della Bibbia) ebbero luogo molto probabilmente durante l’esilio babilonese (VI-V secolo a.C.). L’intera Bibbia ebraica era completa verso il 100 d.C. I libri del Nuovo Testamento furono scritti nel I e II secolo d.C.
Cosa dice la Bibbia?
La Bibbia è incentrata sull’unico e solo Dio, il Creatore di tutto ciò che esiste. La volontà e lo scopo di Dio sono visti come giusti, amorevoli e alla fine prevalenti. La Bibbia ebraica inizia con un resoconto della creazione del mondo da parte di Dio, e racconta la storia degli Israeliti e della Terra Promessa. Il Nuovo Testamento tratta della vita, della persona e degli insegnamenti di Gesù e della formazione della chiesa cristiana.
Segue una breve trattazione della Bibbia. Per una trattazione completa, vedi letteratura biblica.
Tradizionalmente, gli ebrei hanno diviso le loro scritture in tre parti: la Torah (la “Legge”, o Pentateuco), i Neviʾim (“Profeti”), e i Ketuvim (“Scritti”, o agiografi). Il Pentateuco, insieme al Libro di Giosuè (da cui il nome Esateuco), può essere visto come il racconto di come gli israeliti divennero una nazione e di come possedettero la Terra Promessa. La divisione designata come “Profeti” continua la storia di Israele nella Terra Promessa, descrivendo l’istituzione e lo sviluppo della monarchia e presentando i messaggi dei profeti al popolo. Gli “Scritti” includono la speculazione sul posto del male e della morte nello schema delle cose (Giobbe ed Ecclesiaste), le opere poetiche e alcuni libri storici aggiuntivi.
Negli Apocrifi dell’Antico Testamento sono rappresentati vari tipi di letteratura; lo scopo degli Apocrifi sembra essere stato quello di colmare alcune delle lacune lasciate dai libri indiscutibilmente canonici e di portare la storia di Israele al II secolo a.C.
Il Nuovo Testamento è di gran lunga la parte più breve della Bibbia cristiana, ma, attraverso le sue associazioni con la diffusione del cristianesimo, ha esercitato un’influenza molto più che proporzionale alle sue modeste dimensioni. Come l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento è una raccolta di libri, tra cui una varietà di letteratura paleocristiana. I quattro Vangeli trattano della vita, della persona e degli insegnamenti di Gesù, come è stato ricordato dalla comunità cristiana. Gli Atti degli Apostoli portano la storia del cristianesimo dalla Resurrezione di Gesù alla fine della carriera di San Paolo. Le varie Lettere, o Epistole, sono corrispondenze di vari leader della chiesa cristiana primitiva, primo fra tutti San Paolo, che applicano il messaggio della chiesa ai vari bisogni e problemi delle prime congregazioni cristiane. Il Libro dell’Apocalisse è l’unico rappresentante canonico di un vasto genere di letteratura apocalittica che apparve nel movimento cristiano primitivo.