Chicago Referencing (16th ed.)

Riferimenti consecutivi:

Quando si fa riferimento alla stessa fonte in due (o più) note a piè di pagina, il secondo e i successivi riferimenti devono essere inseriti come “Ibid.” e il numero di pagina della nota in questione. Usa “Ibid.” senza alcun numero di pagina se la pagina è la stessa del riferimento precedente.

Esempio di note a piè di pagina:

1. Stephen Marshall, Cities, Design and Evolution (Abingdon, U.K.: Routledge, 2009), 69.

2. Ibidem, 72.

Riferimenti non consecutivi:

Quando ci si riferisce a un lavoro precedentemente citato, ma con altri riferimenti che intervengono, usare un riferimento abbreviato. Questo è solo il cognome dell’autore/editore e una forma abbreviata del titolo. I titoli di quattro o meno parole non vengono abbreviati.

Esempio di note a piè di pagina:

1. Stephen Marshall, Cities, Design and Evolution (Abingdon, U.K.: Routledge, 2009), 69.

2. Deidre Brown, Maori Architecture: From Fale to Wharenui and Beyond (Auckland, N.Z.: Raupo, 2009), 56.

3. Marshall, Cities, Design, 72.

Diversi libri dello stesso autore nella bibliografia
Qualora la vostra bibliografia contenga due o più opere dello stesso autore, le voci sono disposte in ordine alfabetico per titolo (ignorando i primi articoli definiti/indefiniti) sotto il nome dell’autore. Il nome dell’autore è sostituito nella seconda voce e in quelle successive da sei trattini:

Jencks, Charles and Edwin Heathcote. The Architecture of Hope: Maggie’s Cancer Caring Centres. Londra: Frances Lincoln, 2010.

——. L’architettura può influenzare la salute? Arnhem, Paesi Bassi: Sikkens Foundation e ArtEZ Press, 2012.

——. Il Parlamento scozzese. Londra: Scala Publishers, 2005.

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