La mossa arriva dopo che gli investigatori hanno concluso la loro vasta inchiesta sugli attacchi omicidi rivendicati dal gruppo Stato Islamico, parte di un’ondata di attacchi jihadisti sul suolo francese negli ultimi cinque anni.
Nessuna data è stata annunciata per il processo, che includerà 1.765 parti civili, molti dei quali parenti delle vittime.
Un totale di 130 persone sono morte negli assalti del 13 novembre 2015 da parte di 10 uomini armati pesantemente che hanno attaccato durante una partita di calcio allo stadio nazionale fuori Parigi, e poi bar e ristoranti della capitale così come la sala concerti Bataclan.
Tutti gli attentatori hanno fatto esplodere i loro giubbotti esplosivi o sono stati uccisi dalla polizia, tranne Abdeslam, che è stato arrestato in Belgio quattro mesi dopo.
Ha rifiutato di collaborare con gli investigatori e rimane in isolamento.
I procuratori antiterrorismo lo scorso novembre hanno incriminato 14 persone attualmente in carcere o sotto sorveglianza giudiziaria, con altre sei ricercate da mandati d’arresto internazionali.
Ma almeno tre dei ricercati sono ritenuti morti, compreso Oussama Atar, un cittadino belga-marocchino che si pensa abbia aiutato a orchestrare l’attacco da Raqqa, l’ex capitale del cosiddetto “califfato” del gruppo Stato Islamico in Siria.
Atar sarebbe stato ucciso all’inizio del 2018, ma la sua morte non è stata confermata ufficialmente.
Gli altri sospetti che stanno affrontando il processo sono stati accusati di aver contribuito a organizzare o finanziare gli attacchi, o di aver aiutato gli uomini armati a fuggire.
La stessa cellula jihadista incolpata degli attacchi di Parigi si ritiene abbia anche colpito l’aeroporto e la metropolitana di Bruxelles nel marzo 2016, uccidendo 32 persone.
(FRANCE 24 con AFP)