Il più popolare abitante dello zoo di Barcellona aveva probabilmente una madre che era anche sua cugina di primo grado. Il suo nonno materno sarebbe quindi stato suo zio o sua zia, quindi i suoi nonni paterni sarebbero stati anche i suoi bisnonni materni. E la sua progenie era sua cugina di primo grado di secondo grado.
È vero: Snowflake, un gorilla albino di pianura occidentale che ha vissuto nello zoo di Barcellona per quasi 40 anni, è il prodotto dell’inbreeding, secondo un’analisi del genoma del defunto primate.
Snowflake è nato in natura e catturato dagli abitanti di un villaggio della Guinea Equatoriale nel 1966 quando aveva solo un anno o due. Ha vissuto allo zoo di Barcellona, dove la sua carnagione lattiginosa lo ha reso un’attrazione principale, fino alla sua morte nel 2003 per un cancro alla pelle.
Utilizzando campioni di sangue congelato, un team di 30 scienziati guidati da Tomas Marques-Bonet dell’Institut de Biologia Evolutiva dell’Università di Pompeu Fabra, ha sequenziato il genoma di Snowflake.
Nello studio, pubblicato nell’attuale numero della rivista BMC Genomics, i ricercatori descrivono come hanno ricondotto il suo albinismo a un singolo gene – chiamato SLC45A2 – che media la sintesi della pelle, dei capelli e della pigmentazione degli occhi in molti animali, compresi topi, cavalli, tigri, alcune specie di pesci ed esseri umani.
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“Finalmente, dopo tanti anni, è una gioia spiegare perché Fiocco di neve era albino”, ha detto il dottor Marqués-Bonet, in un comunicato stampa.
I ricercatori hanno anche scoperto che i genitori di Fiocco di neve hanno condiviso il 12,5% dei loro geni. Dopo aver eseguito simulazioni al computer che hanno preso in considerazione l’influenza del sesso sui tassi di ricombinazione genetica, i ricercatori hanno concluso che il gorilla era molto probabilmente il prodotto di un accoppiamento tra uno zio e una nipote, o forse una zia e un nipote.
Le analisi precedenti di parentela di altri membri della specie di Snowflake non hanno trovato inbreeding, suggerendo che si tratta di un comportamento raro tra i gorilla di pianura occidentali.
Quando i parenti si accoppiano, aumenta la probabilità che due copie di un dato gene derivino dallo stesso antenato, e quindi siano identiche. L’albinismo, un’assenza di una sostanza chimica della pigmentazione chiamata melanina, è un tratto recessivo, il che significa che ci vogliono due dei geni per quel tratto perché sia espresso.
Si ritiene che l’albinismo colpisca tutti i vertebrati. Colpisce circa un uomo su 17.000, ed è più diffuso tra le popolazioni sub-sahariane.