SANAA
Il governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, guidato dal presidente Abdrabbuh Mansur Hadi, ha spostato temporaneamente la sede del potere nella città di Ataq, nella provincia meridionale dello Shabwah.
“Il governo svolgerà temporaneamente il suo lavoro da Ataq fino alla liberazione di Aden e Sanaa”, ha informato su Twitter il ministro dei Trasporti dello Yemen, Saleh al- Gabwani.
Per più di un mese, la capitale provvisoria, Aden, è stata sotto il controllo delle forze separatiste sostenute dagli Emirati Arabi Uniti (UAE), fedeli al Consiglio di transizione meridionale (CTS).
Da allora, il governo yemenita si era trasferito nella capitale saudita di Riyadh.
Il governo guidato da Hadi ha spostato la capitale per la seconda volta. In precedenza, nel gennaio 2015, la capitale è stata spostata nella città portuale meridionale di Aden, dopo che i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran si erano impadroniti del palazzo presidenziale di Sanaa, la sede originale del potere.
In una svolta inaspettata, le forze sostenute dagli Emirati Arabi Uniti, che fino a poco tempo fa facevano parte dell’alleanza a guida saudita, hanno ora costretto il governo a lasciare Aden.
Il ministro non ha rivelato ulteriori dettagli, ma ha detto che l’aeroporto della città di Ataq, è stato designato come terminal internazionale.
Le tensioni si sono intensificate tra il governo yemenita e la CST negli ultimi tempi, dopo che i separatisti hanno strappato il controllo di ampie porzioni della città meridionale di Aden.
All’inizio del 2014, i ribelli Houthi hanno invaso gran parte del paese, compresa la capitale Sanaa.
Il conflitto si è intensificato l’anno successivo, quando l’Arabia Saudita e i suoi alleati arabi hanno lanciato una massiccia campagna aerea contro gli Houthi.
*Scrittura di Mahmoud Barakat
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