Il problema della Pietra della Resurrezione in Harry Potter

L’idea dei Doni della Morte è introdotta nel libro di racconti per bambini dell’autrice J.K. Rowling, I racconti di Beda il Bardo, in una storia chiamata “Il racconto dei tre fratelli”. Nel racconto, i Doni sono oggetti creati dalla Morte stessa per tre fratelli che sfuggono alle sue grinfie; il maggiore chiede una bacchetta onnipotente, il fratello di mezzo chiede una pietra che può riportare in vita i morti, e il più giovane chiede un mantello per rendersi invisibile.

Purtroppo, anche se l’amore perduto del fratello di mezzo ritorna quando usa la Pietra, non è altro che un’ombra e causa al suo spirito dolore e sofferenza, e il fratello rimane comunque senza soldi. Alla fine, si toglie la vita per stare veramente con lei – e, come ci dice il Racconto, “la Morte prese il secondo fratello per sé.”

Harry alla fine trova la Pietra in un vecchio Boccino che Silente ha lasciato, e mentre si prepara a sacrificare la sua vita per sconfiggere Voldemort, gira la Pietra tre volte, producendo pallide immagini dei suoi defunti genitori, del suo padrino Sirius Black (Gary Oldman), e di altre persone care. Sebbene il gruppo sostenga Harry mentre viaggia attraverso la Foresta Proibita fino alla morte, il costante ricordo che non sono reali è ossessionante – dimostrando che questa Pietra non è tutto quello che si dice.

Dopo essersi sacrificato, essere tornato dalla quasi morte e aver sconfitto Voldemort una volta per tutte, Harry si rende conto di aver lasciato cadere la Pietra della Resurrezione nella Foresta e decide di non andare a cercarla di nuovo, il che è una scelta saggia. Sebbene la Pietra della Resurrezione sembri incredibile a chiunque abbia mai sofferto per una persona cara, niente può veramente riportare indietro i morti, e la Pietra non farà altro che tormentare emotivamente chi la usa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *