La frase più lunga contiene la parola più lunga

I libri ‘The Blah Story’ di Nigel Tomm

Concettuale adattamento cinematografico de ‘Il giovane Holden,’ diretto da Nigel Tomm ci serve 75 minuti di puro schermo blu, niente di più, niente di meno.

New York, NY (PRWEB) June 10, 2008

Dopo gli adattamenti cinematografici di ‘The Catcher in the Rye’ di J.D. Salinger e S. Beckett “Aspettando Godot”, lo scrittore/artista/regista Nigel Tomm pubblica la frase più lunga della letteratura che contiene la parola più lunga pubblicata. La frase è contenuta in quattro volumi del romanzo di Nigel Tomm ‘The Blah Story’, cioè la frase occupa i volumi 16, 17, 18 e 19, mentre ‘The Blah Story, Volume 19’ è quasi interamente occupato da una parola che contiene tutte le parole più lunghe precedentemente conosciute (eccetto i nomi chimici).

La frase contiene 2.403.109 parole, 15.403.732 caratteri (con spazi) o 3.248 pagine. The Blah Story, Volume 19′ che è lungo 812 pagine contiene solo 11 parole, una delle quali ‘somewhenot…dingown’ consiste di 3.609.750 lettere e significa il giorno corrente o la data tra l’oggi reale e immaginabile.

La parola contiene tutte le parole più lunghe conosciute in precedenza le più lunghe delle quali sono: lopado…pterygon (183 lettere; è un piatto immaginario menzionato nella commedia di Aristofane ‘Assemblywomen’), Bababa…nuk (101 lettere; coniato da J. Joyce in ‘Finnegans Wake’), Taumatawha…tanatahu (85 lettere; è un nome di luogo), pneumo…iosis (45 lettere; è una malattia polmonare, questa è anche la parola più lunga in un importante dizionario), antidisestablishmentarianism e altri.

La parola di 3,6M-lettere è coniata aggiungendo diverse parole che finiscono e iniziano con la stessa lettera, cioè, le prime 34 lettere somewhenotodayoundressomecological sono coniate dalle parole somewhen+(n)ot+(t)oday+(y)ou+(u)ndress+(s)ome+(e)cological.

Prima di ‘The Blah Story, Volume 19’, la parola più lunga coniata apparteneva a Nigel Tomm, il suo libro ‘The Blah Story, Volume 10’ contiene 2.087.214 lettere che significano qualcosa come ‘una ragazza’ o ‘una puttana’; questa parola non è inclusa nelle 3,6M di lettere. Finora, la più lunga frase pubblicata in inglese è stata scritta anche da Nigel Tomm, il cui libro ‘The Blah Story, Volume 4’ contiene una frase di 469.375 parole (732 pagine).

Tradizionalmente, la frase più lunga nella letteratura inglese si trova in ‘Ulisse’ di James Joyce che contiene 4.391 parole. Tuttavia questo è stato superato nel 2001 dal libro di Jonathan Coe ‘The Rotter’s Club’ che contiene una frase lunga 13.955 parole. C’è anche un romanzo polacco ‘Gates of Paradise’ scritto da Jerzy Andrzejewski, e pubblicato nel 1960, con circa 40.000 parole di frase. Inoltre, c’è un romanzo ceco che consiste in una sola lunga frase (128 pagine) ‘Lezioni di ballo per gli anziani’ di Bohumil Hrabal.

In ‘The Blah Story’ Nigel Tomm non solo sviluppa generi di letteratura astratta o algoritmica, ma introduce anche lo sfasamento letterario, cioè permette a frasi quasi identiche di lunghezza leggermente diversa di ripetersi e lentamente uscire di fase l’una con l’altra. Il minimalismo letterario a sfasamento di Nigel Tomm è reso folgorantemente divertente in ‘The Blah Story’, che è reso suadentemente coinvolgente dalle frasi ripetute nel romanzo. Tutta ‘The Blah Story’ si basa principalmente su una pulsazione costante, stasi e lenta trasformazione, e spesso reiterazione di frasi o altre unità testuali come paragrafi, frasi e parole (con un uso eccessivo della parola ‘blah’).

Nigel Tomm è anche noto come regista cinematografico. I suoi cinque adattamenti cinematografici: Il giovane Holden, Aspettando Godot, Amleto, I fratelli Karamazov e Edipo Re esplorano e demoliscono il nuovo genere absurdism (anche neo dada).

La descrizione del film su Amazon.com afferma: “Adattamento cinematografico concettuale di ‘The Catcher in the Rye’, diretto da Nigel Tomm ci serve 75 minuti di puro schermo blu, niente di più, niente di meno”. Nell’adattamento cinematografico di “Aspettando Godot” di Beckett, Nigel Tomm ci serve 72 minuti di puro schermo verde, mentre “Amleto” di Shakespeare è 63 minuti di puro schermo bianco, “Edipo Re” di Sofocle è 71 minuti di puro schermo rosso e “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij è 73 minuti di puro schermo magenta, come sempre, niente di più, niente di meno.

Nigel Tomm è anche noto per aver sviluppato un genere letterario remix (noto anche come letteratura remix o letteratura remixata) nei suoi libri: ‘Shakespeare’s Sonnets Remixed’ (2006), ‘Shakespeare’s Hamlet Remixed’ (2007) e ‘Shakespeare’s Romeo and Juliet Remixed’ (2007).

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