La storia di Thomas Andrews

Thomas Andrews Portrait. Riferimento del catalogo: COPY1/565

Fotografia di Thomas Andrews, progettista del Titanic. Riferimento del catalogo: COPY 1/565 item 209

Ha sposato Helen Reilly Barbour il 24 giugno 1908 e una figlia, Elizabeth, è nata il 27 novembre 1910. Nel censimento del 1911 la famiglia è indicata come residente a Dunallon, 12 Windsor Avenue, Belfast, che era una grande casa indipendente, insieme a cinque domestici.

Thomas Andrews iniziò a lavorare alla Harland and Wolff come apprendista all’età di 16 anni e progredì rapidamente. In poco più di 20 anni divenne amministratore delegato del dipartimento di progettazione/disegno e capo architetto navale. Quando il contratto Olympic/Titanic fu stipulato con la White Star Line, aveva già lavorato al Celtic, al Cedric, al Baltic, all’Oceanic e all’Adriatic. Thomas salì a bordo del Titanic durante il suo viaggio inaugurale, come aveva fatto sull’Olympic e su molte altre navi, per assicurarsi che tutto andasse bene, a capo del cosiddetto Guarantee Group. Si imbarcò come passeggero di prima classe con il biglietto numero 112050 e fu visto dai passeggeri e dall’equipaggio con il suo taccuino e la matita prendere appunti durante il viaggio.

All’inchiesta del British Wreck Commissioner, il Saloon Steward James Johnson dichiarò di aver visto Andrews e il capitano Smith ispezionare le aree allagate della nave, tra cui la sala posta e il campo da racquet. Thomas concluse che la nave sarebbe affondata in circa due ore. Lo steward John Stewart ha dichiarato di aver visto Thomas Andrews pochi istanti prima che la nave affondasse, in piedi in silenzio nella sala fumatori di prima classe, con il suo salvagente gettato nelle vicinanze. Non sopravvisse all’affondamento del Titanic e il suo corpo non fu mai recuperato.

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