Nella mitologia romana, Moneta (latino Monēta) era un titolo dato a due dee distinte: la dea della memoria (identificata con la dea greca Mnemosine) e un epiteto di Giunone, chiamato Giunone Moneta (latino Iūno Monēta). Il nome di quest’ultima è fonte di numerose parole in inglese e nelle lingue romanze, tra cui le parole “money” e “mint”.
Il culto della dea Moneta fu stabilito in gran parte sotto l’influenza della religione greca che presentava il culto di Mnemosyne (“Μνημοσύνη”), la dea della memoria e la madre delle Muse. Il nome della dea deriva dal latino monēre (che significa ricordare, avvertire o istruire). È menzionata in un frammento dell’Odissea latina di Livio Andronico: Nam diva Monetas filia docuit (“poiché la divina figlia di Moneta ha insegnato…”, frg. 21 Büchner), che può essere l’equivalente di Od. 8,480-1 o 488.
L’epiteto Moneta dato a Giunone deriva più probabilmente dalla parola greca “moneres” (“μονήρης”) e significa “solo, unico”. All’epoca di Andronico prevaleva la deduzione popolare-etimologica da monēre, e così egli poté trasformare questo epiteto in una dea separata, la controparte letteraria (ma non religiosa) della greca Mnemosyne.