Posterior colporrhaphy: its effects on bowel and sexual function

Obiettivo Determinare il tasso di cura anatomica della colporrhaphy posteriore e il suo effetto sulla funzione intestinale e sessuale da uno a sei anni dopo.

Design Studio retrospettivo osservazionale.

Impostazione Unità di Uroginecologia, St George’s Hospital, Londra.

Partecipanti Duecentotrentuno donne sottoposte a colporrhaphy posteriore.

Misure di risultato principali Cura anatomica e sintomatica del rettocoele.

Metodi Sono state riviste le cartelle di 231 donne sottoposte a 244 colporrafie posteriori tra il 1° gennaio 1989 e il 4 gennaio 1994. Centosettantuno (74%) sono state intervistate; 140 (61%) sono state esaminate. Il tempo medio di follow-up era di 42,5 mesi (range 11-74).

Risultati Duecentonove donne avevano subito un precedente o concomitante intervento chirurgico vaginale e/o al collo della vescica, comprese 38 precedenti colporrafie posteriori. Dopo l’intervento i sintomi del prolasso dovuti al rettocele sono diminuiti (64%vs 31%). La costipazione (22%vs 33%), lo svuotamento intestinale incompleto (27%vs 38%), l’incontinenza delle feci (4%vs 11%) e la disfunzione sessuale (18%vs 27%) sono aumentati. Quelli con incontinenza delle feci avevano più probabilità di avere avuto due o più colporree posteriori. Il sessantadue per cento ha sentito di essere migliorato nel complesso dopo l’intervento. Ulteriori sintomi postoperatori includevano: steccatura vaginale e/o perineale (33%), sporcizia e/o incapacità di pulirsi (16%), digrignamento rettale (23%), incontinenza di flatus (19%), e dolore rettale e/o vaginale (22%). Trentatré donne (24%) avevano grandi rettocoeli, sette delle quali non avevano un’alterazione dello svuotamento intestinale.

Conclusioni La colporrafia posteriore corregge il difetto vaginale nel 76% delle donne. Non necessariamente corregge e può contribuire alla disfunzione intestinale e sessuale, in particolare in quelle che richiedono procedure multiple. La presenza del difetto anatomico non implica una disfunzione. La prevalenza di sintomi intestinali suggerisce la necessità di un attento interrogatorio sulle abitudini intestinali e l’uso selettivo di indagini intestinali per alcune donne prima della chirurgia.

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