Ho trovato intrigante la “teoria dell’allineamento dei colori Valar”, così ho deciso di fare qualche ricerca (aiuta avere una versione PDF delle opere del professore). Sfortunatamente, il Silmarillion non conferma e addirittura contraddice questa teoria.
Per esempio, il colore grigio non è associato a Manwe o Varda in nessun punto del Canone, ma ad altri Valar come Nienna:
E Nienna si alzò e salì su Ezellohar, e gettò indietro il suo cappuccio grigio, e con le sue lacrime lavò via le profanazioni di Ungoliant;
e Estë:
Estë la gentile, guaritrice delle ferite e della stanchezza, è la sua sposa. Grigio è il suo abito; e il riposo è il suo dono.
Per quanto riguarda il colore bianco, gli unici passaggi in cui questo colore è menzionato in associazione con i Valar sono:
A volte verrà inosservato sulle rive della Terra di Mezzo, o passerà lontano nell’entroterra su per i fiordi del mare, e lì farà musica sui suoi grandi corni, gli Ulumuri, che sono fatti di conchiglie bianche;
E’ un cacciatore di mostri e di bestie feroci, e si diletta con i cavalli e con i segugi; e ama tutti gli alberi, per cui è chiamato Aldaron, e dai Sindar Tauron, il Signore delle foreste. Nahar è il nome del suo cavallo, bianco al sole e argenteo di notte.
Telperion era il più anziano degli alberi e giunse per primo alla piena statura e alla fioritura; e quella prima ora in cui brillò, il bianco bagliore di un’alba argentea, i Valar non la contarono nel racconto delle ore, ma la chiamarono l’Ora di Apertura, e da essa contarono le età del loro regno a Valinor. (anche da Yavanna: Nimloth, l’Albero Bianco di Númenor)
Un riferimento al bianco che ha “interessi contrastanti” in quanto si riferisce alla neve (di cui Iluvatar stesso disse che era l’unione delle opere di Ulmo e Aule):
Taniquetil gli Elfi nominano quella montagna sacra, e Oiolossë Bianchezza eterna, ed Elerrina incoronata di stelle, e molti nomi accanto;
Per quanto riguarda il colore blu, ci sono riferimenti a Manwe e Varda, ma non a Orome:
La sua veste è blu, e blu è il fuoco dei suoi occhi, e il suo scettro è di zaffiro, che i Noldor hanno lavorato per lui;
Si narra che mentre Varda terminava le sue fatiche, e furono lunghe, quando Menelmacar per primo salì nel cielo e il fuoco blu di Helluin tremolò nelle nebbie sopra i confini del mondo, in quell’ora si svegliarono i Figli della Terra, i Primogeniti di Ilúvatar
Non ci sono riferimenti al marrone nel Silmarillion.
L’unica associazione di colori che il Silmarillion in qualche modo convalida è quindi Gandalf per la sua associazione con Nienna – si afferma che indossava un cappuccio grigio. Dato che Gandalf era il suo studente, questo potrebbe avere una certa rilevanza per il suo titolo.
Ho quindi fatto ulteriori ricerche, e ho trovato un’altra possibile relazione – l’etimologia dei nomi dei colori in Quenya e Sindarin:
Bianco: dalla radice *glân, (S e Q) che originariamente significa puro. Tuttavia, non credo che la parola puro si riferisca a Saruman (il cui nome originale Curunir si traduce come astuto) ma al Bianco Consiglio che ha preceduto. Il Consiglio Bianco fu formato per sfidare Dol Guldur, il covo (dol) del Negromante (guldur), letteralmente “conoscenza perversa o malvagia”. È quindi logico che il nome Consiglio Bianco sia stato scelto non per il colore, ma per l’implicita purezza della conoscenza protetta da quel consiglio.
Grigio: *mith(S), Gandalf era chiamato Mithrandir, Pellegrino Grigio, dagli Eldar.
Blu: I maghi blu Pallando e Alatar sono chiamati Ithryn Luin perché si dice che siano arrivati nella Terra di Mezzo in barca vestiti di blu mare (luin). Tuttavia, luin deriva da lhun, che significa anche barca.
Brown: Tolkien non fornisce alcuna traduzione per Radagast. Tuttavia, una possibile radice del nome potrebbe essere l’inglese antico rudugást, che significa spirito marrone.