Si può sostenere che un film con un combattimento a colpi di jet-ski sul bordo di una cascata, vespe robotiche di sorveglianza, supercar d’oro massiccio, iene da attacco armato e Jackie Chan non ha bisogno di essere buono, nel senso convenzionale della parola. E con le sue molteplici location (Londra, Pechino, Dubai, Zambia, India) e i momenti di fervore nazionalistico efficacemente confezionati, questo film d’azione, che contrappone l’organizzazione cinese di sicurezza segreta Vanguard alle forze del male, punta chiaramente all’estremità polposa del mercato dell’evasione.
Ma anche così, c’è poco divertimento prezioso da avere in questo pasticcio autoimportante di un film. Chan interpreta il capo dell’Avanguardia, ma passa un sacco di tempo sul campo con i suoi agenti d’élite. La loro missione: salvare un uomo d’affari e sua figlia eco-YouTuber Fareeda (Ruohan Xu) dai cattivi che li vedono come la via per una fortuna perduta e, in definitiva, una specie di ultra-arma genocida.
La colonna sonora sembra essere trapanata dalla musica; la storia, come le sequenze d’azione VFX, è illogica e fatta a pezzi. È un imperdonabile spreco di Jackie Chan, leggenda del cinema d’azione, qui ridotto a fare salti mortali e a fare doppie riprese.
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Vanguard è disponibile su diverse piattaforme VOD
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