L’infinito è qualcosa che ci viene presentato nelle nostre lezioni di matematica, e in seguito impariamo che l’infinito può essere usato anche in fisica, filosofia, scienze sociali, ecc. L’infinito è caratterizzato da un numero di oggetti o concetti non numerabili che non hanno limiti o dimensioni. Questo concetto può essere usato per descrivere qualcosa di enorme e senza limiti. È stato studiato da molti scienziati e filosofi del mondo, fin dall’epoca greca e indiana. Nella scrittura, l’infinito può essere notato da un segno matematico specifico conosciuto come il simbolo dell’infinito (∞) creato da John Wallis, un matematico inglese che visse e lavorò nel XVII secolo.
Il simbolo dell’infinito (∞) rappresenta una linea che non finisce mai. Il segno comune per l’infinito, ∞, fu usato per la prima volta da Wallis a metà degli anni 1650. Egli introdusse anche 1/∞ per un infinitesimo che è così piccolo da non poter essere misurato. Wallis scrisse di questo e di numerose altre questioni relative all’infinito nel suo libro Treatise on the Conic Sections pubblicato nel 1655. Il simbolo dell’infinito sembra una versione orizzontale del numero 8 e rappresenta il concetto di eternità, infinito e illimitato. Alcuni scienziati dicono, tuttavia, che John Wallis potrebbe aver preso la lettera greca ω come fonte per creare il segno dell’infinito.
In generale, ci sono tre applicazioni principali del simbolo dell’infinito:
- la matematica
- la fisica
- la metafisica