Solone (650-561 circa): Statista, poeta e legislatore ateniese, uno dei sette saggi.

Solone, mosaico da Suweydie presso Baalbek
Solone, mosaico da Suweydie vicino a Baalbek

Nel corso del tardo settimo e sesto secolo, quando la Grecia stava vivendo rapidi cambiamenti sociali e politici, molte città greche erano governate da tiranni o da soli governanti. Spesso, questi uomini erano aristocratici che si erano impadroniti di poteri extra, a volte facendo affidamento su un gruppo di ricchi nouveaux riches. Anche se la parola “tiranno” ci suona molto negativa, non era così nell’antica Grecia.

Atene non faceva eccezione. Una classe di aristocratici, gli Eupatridi, governava la città ed escludeva i ricchi nouveaux riches. Inoltre, c’erano conflitti sociali. Ci si sarebbe aspettati l’ascesa di un tiranno, ma invece gli ateniesi nominarono un uomo saggio di nome Solone come legislatore (594/593).

A lui si devono diverse misure: per esempio, decretò che nessun ateniese sarebbe stato venduto come schiavo, anche se era gravemente indebitato (un hectemoros), e che le magistrature erano aperte a tutti i ricchi (diminuendo il potere degli aristocratici). Prese anche misure economiche e fondò l’Heliaia, il tribunale del popolo. Il risultato principale fu che la gente per la prima volta cominciò a definirsi ateniese.

Dopo che Solone ebbe scritto queste leggi, lasciò Atene per qualche tempo. Si dice che abbia visitato l’Egitto e il re Creso di Lidia. Più tardi tornò in patria, dove fu costretto a vedere come Atene ebbe il suo tiranno: Pisistrato.

Solone è considerato tra i Sette saggi.

Letteratura

La vita di Solone di Plutarco è disponibile presso LacusCurtius. Una biografia è stata inclusa nelle Vite di eminenti filosofi di Diogene Laerzio (qui).

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