Il fondatore della tradizione Sikh, Guru Nanak, nacque nella regione del Punjab, nell’Asia meridionale, nel 1469 d.C. Visse una vita di spiritualità, servizio e onestà, e i discepoli che iniziarono a seguire i suoi insegnamenti divennero noti come Sikh. La comunità Sikh crebbe sotto la guida di dieci capi religiosi – guru – l’ultimo dei quali morì nel 1708. Oggi l’autorità della comunità è affidata a due entità: il testo scritturale Sikh, noto come Guru Granth Sahib, e la comunità degli iniziati Sikh, nota come Guru Khalsa Panth.
La scrittura Sikh è chiamata Guru Granth Sahib e detiene l’autorità ultima all’interno della tradizione Sikh. Il testo è stato compilato dai Guru stessi e contiene i loro scritti musicali. I Guru hanno anche incorporato scritti di altre figure spiritualmente elevate che vivevano nell’Asia meridionale e che condividevano una visione simile. I temi delle composizioni scritturali hanno in gran parte a che fare con la natura dell’esperienza divina e i passi che si possono fare per raggiungerla. La totalità del testo è scritta in versi, e la maggior parte di esso è messo in musica.
I sikh considerano il Guru Granth Sahib un testo rivelato, e gioca un ruolo centrale nella vita devozionale e cerimoniale Sikh. Le scritture, di dimensioni relativamente grandi, sono il fulcro degli spazi di culto Sikh. Il gurdwara è modellato su una corte imperiale dell’Asia meridionale moderna, il che aiuta a ricordare ai fedeli il suo status sovrano e autorevole. Il Guru Granth Sahib è posto su un trono, e un volontario si occupa di lui. Tutte le cerimonie di vita Sikh incorporano in qualche modo le scritture. Per esempio, in un matrimonio Sikh, la sposa e lo sposo camminano intorno al Guru Granth Sahib più volte al fine, tra l’altro, di illustrare simbolicamente la centralità degli insegnamenti nella loro vita.
Ognuno dei dieci Guru Sikh ha lavorato per nutrire la comunità Sikh, e nel tempo, la comunità ha subito una propria crescita di responsabilità. È passata da una piccola influenza ai tempi di Guru Nanak ad essere consultata dai Guru Sikh nei momenti decisionali più importanti. L’influenza della comunità culminò nel 1699 d.C., quando Guru Gobind Singh, il decimo Guru Sikh, invitò tutti i Sikh a riunirsi nella città di Anandpur per il Vaisakhi, il giorno che tradizionalmente segnava la celebrazione della festa del raccolto.
Fu in questa occasione che la comunità degli iniziati fu formalmente istituzionalizzata e le fu data autorità. Questa comunità, che sarebbe stata conosciuta come Guru Khalsa Panth, forniva una struttura ufficiale per quegli individui impegnati nello stile di vita Sikh. Si dimostra questo impegno accettando l’iniziazione (amrit) e adottando alcune delle pratiche di base che sono state articolate nel codice di condotta Sikh (Rehat Maryada). Le prescrizioni di questo documento invitano i sikh iniziati, tra le altre cose, a impegnarsi nelle preghiere quotidiane e a indossare i cinque articoli di fede.