Secondo alcune stime, la Cheka potrebbe aver giustiziato fino a 100.000 cosiddetti “nemici di classe” durante il Terrore Rosso tra settembre e ottobre 1918.

Lenin crea l’URSS

L’Armata Rossa di Lenin vinse infine la guerra civile in Russia. Nel 1922, un trattato tra Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucaso (oggi Georgia, Armenia e Azerbaigian) formò l’Unione delle Repubbliche Sovietiche (URSS).

Lenin divenne il primo capo dell’URSS, ma a quel punto la sua salute stava peggiorando. Tra il 1922 e la sua morte nel 1924, Lenin subì una serie di ictus che compromisero la sua capacità di parlare, figuriamoci di governare.

La sua assenza aprì la strada a Joseph Stalin, il nuovo segretario generale del Partito Comunista, per iniziare a consolidare il potere. Lenin non sopportava il crescente potere politico di Stalin e vedeva la sua ascesa come una minaccia per l’URSS.

Lenin dettò una serie di saggi predittivi sulla corruzione del potere nel Partito Comunista mentre si stava riprendendo da un ictus alla fine del 1922 e all’inizio del 1923. I documenti, a volte indicati come il “testamento” di Lenin, proponevano cambiamenti al sistema politico sovietico e raccomandavano che Stalin fosse rimosso dalla sua posizione.

La morte e la tomba di Lenin

Lenin morì il 21 gennaio 1924, a Gorki Leninskiye vicino a Mosca. Aveva 53 anni.

divenne pubblico solo dopo la morte di Lenin nel gennaio 1924. A quel tempo, Stalin era già salito al potere (potere che avrebbe fatto di tutto per mantenere, come evidenziato dalla Grande Epurazione del 1936-38).

Circa un milione di persone hanno sfidato il freddo inverno russo per mettersi in fila per ore prima di rendere omaggio a Lenin, che giaceva in stato di morte nella Casa dei Sindacati a Mosca.

Il corpo di Lenin fu spostato più volte dopo la sua morte, da un mausoleo nella Piazza Rossa di Mosca alla lontana città di Tyumen, in Russia, per essere custodito durante la seconda guerra mondiale. Il suo corpo imbalsamato rimane esposto nella tomba di Lenin nella Piazza Rossa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *