Ascolta le opinioni di William S. Rubin, se sia stato Braque o Picasso a inventare il cubismo e l’influenza di Paul Cézanne

William S. Rubin discute se Pablo Picasso o Georges Braque abbiano “inventato” il cubismo, così come l’influenza di Paul Cézanne su entrambi gli artisti, dal documentario Picasso and Braque: Pioneering Cubism (2007).

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Cubismo, stile di arti visive molto influente del XX secolo che fu creato principalmente dagli artisti Pablo Picasso e Georges Braque a Parigi tra il 1907 e il 1914. Lo stile cubista enfatizzava la superficie piatta e bidimensionale del piano dell’immagine, rifiutando le tecniche tradizionali di prospettiva, scorcio, modellato e chiaroscuro e rifiutando le teorie tradizionali secondo cui l’arte dovrebbe imitare la natura. I pittori cubisti non erano obbligati a copiare forma, struttura, colore e spazio. Al contrario, presentavano una nuova realtà in dipinti che rappresentavano oggetti radicalmente frammentati.

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Il cubismo deriva il suo nome dalle osservazioni fatte dal critico Louis Vauxcelles, che descrisse derisoriamente l’opera di Braque del 1908 Case a L’Estaque come composta da cubi. Nel quadro di Braque, i volumi delle case, le forme cilindriche degli alberi e la combinazione di colori marrone e verde ricordano i paesaggi di Paul Cézanne, che hanno profondamente ispirato i cubisti nella loro prima fase di sviluppo (fino al 1909). Tuttavia, è Les Demoiselles d’Avignon, dipinto da Picasso nel 1907, che anticipa il nuovo stile; in quest’opera, le forme di cinque nudi femminili diventano forme fratturate e angolari. Come nell’arte di Cézanne, la prospettiva è resa attraverso il colore, con i caldi bruni-rossastri che avanzano e i freddi blu che si allontanano.

Pablo Picasso: Les Demoiselles d’Avignon

Les Demoiselles d’Avignon, olio su tela di Pablo Picasso, 1907; nel Museum of Modern Art, New York City.

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Lo sviluppo del movimento dal 1910 al 1912 è spesso indicato come Cubismo Analitico. Durante questo periodo, il lavoro di Picasso e Braque divenne così simile che i loro dipinti sono quasi indistinguibili. I dipinti cubisti analitici di entrambi gli artisti mostrano la rottura, o analisi, della forma. Picasso e Braque favorirono la costruzione ad angolo retto e in linea retta, anche se occasionalmente alcune aree dei loro dipinti appaiono scultoree, come nella Ragazza con mandolino di Picasso (1910). Essi semplificarono i loro schemi di colore su una scala quasi monocromatica (erano preferite le tonalità di marrone, grigio, crema, verde o blu) per non distrarre lo spettatore dall’interesse primario dell’artista: la struttura della forma stessa. Lo schema di colori monocromatici era adatto alla presentazione di viste complesse e multiple dell’oggetto, che era ridotto a piani opachi e trasparenti sovrapposti. Questi piani sembrano muoversi oltre la superficie della tela piuttosto che allontanarsi in profondità. Le forme sono generalmente compatte e dense al centro di un dipinto cubista analitico, diventando più grandi man mano che si diffondono verso i bordi della tela, come nel Ritratto di Ambroise Vollard (1909-10) di Picasso. Nelle loro opere di questo periodo, Picasso e Braque combinano frequentemente motivi rappresentativi con lettere; i loro motivi preferiti sono strumenti musicali, bottiglie, brocche, bicchieri, giornali, e il volto e la figura umana.

L’interesse per questo soggetto continuò dopo il 1912, durante la fase generalmente identificata come Cubismo Sintetico. Le opere di questa fase enfatizzano la combinazione, o sintesi, delle forme nel quadro. Il colore assume un ruolo forte in queste opere; le forme, pur rimanendo frammentate e piatte, sono più grandi e più decorative. Superfici lisce e ruvide possono essere contrastate l’una con l’altra, e spesso materiali estranei, come giornali o carte di tabacco, sono incollati sulla tela in combinazione con aree dipinte. Questa tecnica, nota come collage, enfatizza ulteriormente le differenze di consistenza e, allo stesso tempo, pone la questione di cosa sia realtà e cosa sia illusione.

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Se Picasso e Braque sono accreditati per aver creato questo nuovo linguaggio visivo, esso fu adottato e ulteriormente sviluppato da molti pittori, tra cui Fernand Léger, Robert e Sonia Delaunay, Juan Gris, Roger de la Fresnaye, Marcel Duchamp, Albert Gleizes e Jean Metzinger. Anche se principalmente associato alla pittura, il cubismo esercitò anche una profonda influenza sulla scultura e l’architettura del XX secolo. I maggiori scultori cubisti furono Alexander Archipenko, Raymond Duchamp-Villon, e Jacques Lipchitz. L’adozione dell’estetica cubista da parte dell’architetto svizzero Le Corbusier si riflette nelle forme delle case da lui progettate negli anni venti.

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