La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ama mantenere privati i suoi affari interni.
Ma martedì, la chiesa è stata gettata sotto i riflettori dopo aver annunciato di aver scomunicato uno dei suoi alti funzionari nel primo incidente disciplinare di questo tipo in quasi tre decenni.
La chiesa LDS ha annunciato che l’anziano James Hamula è stato rilasciato dal suo ruolo nella leadership della chiesa “in seguito all’azione disciplinare della chiesa”. La chiesa non ha fornito ulteriori spiegazioni per la scomunica di Hamula, ma ha scontato l’apostasia e la disillusione come motivi della sua estromissione.
Un tale evento è raro, in particolare per un funzionario della chiesa di così alto livello. La scomunica è la pena più grave che può essere imposta dai dirigenti della Chiesa e significa effettivamente che la persona esiliata non è più un mormone. Le persone scomunicate possono, tuttavia, ricongiungersi all’ovile venendo ribattezzate.
Hamula, 59 anni, ricopriva il grado di Autorità Generale nella chiesa, che ha 15,9 milioni di membri in tutto il mondo, anche se più di un terzo ha sede negli Stati Uniti.
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La chiesa è guidata da una Prima Presidenza di tre uomini, guidata da Thomas Monson, il 16° presidente della chiesa LDS. Sotto la presidenza c’è il Quorum dei Dodici Apostoli, il secondo più alto organo di governo della chiesa che viaggia in tutto il mondo per parlare e consigliare le comunità locali. Al di sotto c’è la Presidenza dei Settanta, composta da sette uomini, che presiede i Settanta dell’Autorità Generale, a cui ci si riferisce collettivamente come ai Fratelli e che hanno giurisdizione in tutta la chiesa.
Nato a Long Beach, California, Hamula ha fatto la gavetta nella chiesa, da missionario in Germania a Settanta di Area, una versione locale delle Autorità Generali. È stato nominato Autorità Generale nel 2008 – il che significa che ha dovuto abbandonare la sua professione di avvocato e servire la chiesa a tempo pieno – e ha trascorso del tempo in Nuova Zelanda prima di tornare alla sede della chiesa nello Utah nel 2014. Prima della sua scomunica, Hamula ha servito come direttore esecutivo del Dipartimento di Correlazione, che supervisiona i cambiamenti alla dottrina e alla pratica della chiesa e mantiene l’unità nella chiesa più ampia. È sposato e ha sei figli, secondo un profilo della chiesa.
E’ improbabile che il motivo della scomunica di Hamula venga fuori dalla leadership della chiesa: I mormoni sostengono che tutte le procedure disciplinari della chiesa devono essere eseguite in segreto, e i dirigenti della chiesa devono mantenere riservate tutte le informazioni discusse nelle confessioni e nei colloqui.
Ma in passato, la chiesa LDS ha licenziato funzionari di alto livello per trasgressioni morali che violano la dottrina della chiesa, così come per reati penali.
Richard Lyman, che deteneva il grado di apostolo nella chiesa, fu scomunicato nel 1943. I dirigenti della chiesa vennero a sapere che Lyman aveva una relazione con una donna che gli era stata affidata come consulente e lo scomunicarono per convivenza illecita. Ma Lyman rimase con sua moglie, Amy Brown Lyman, presidente generale di una società femminile della LDS, e fu ribattezzato nel 1954, secondo il Salt Lake Tribune.
Nel 1989, George Lee, il primo nativo americano a diventare un’autorità generale della chiesa, fu scomunicato per apostasia e condotta sconveniente per un membro della chiesa. Lee ha affermato di essere stato cacciato a causa di una discussione sul ruolo dei nativi americani nella chiesa, ma nel 1994 è stato condannato per tentato abuso sessuale di un bambino, che avrebbe avuto luogo nel 1989.
Più recentemente, una femminista mormone, Kate Kelly, è stata scomunicata nel 2014 dopo aver fondato un movimento che ha sostenuto l’ordinazione delle donne nel sacerdozio LDS, tutto maschile. Nel 2015, John Dehlin, un blogger mormone che ha criticato i leader e gli insegnamenti della Chiesa nei podcast, è stato scomunicato per condotta contraria alle leggi della Chiesa, anche se ha negato di aver commesso apostasia.