Urea breath test: uno strumento diagnostico nella gestione delle malattie gastrointestinali legate all’Helicobacter pylori

L’urea breath test (UBT) è generalmente considerato un test semplice, non invasivo e preciso per dimostrare l’infezione da Helicobacter pylori (H. pylori). Il principio del test è semplice. L’urea somministrata per via orale, etichettata isotopicamente con 14C o 13C, viene idrolizzata dall’enzima ureasi di H. pylori e *CO2 viene espirato nel respiro. Anche se l’esposizione alle radiazioni è trascurabile (3*10(-6) Sv), il test con l’isotopo stabile 13C dovrebbe essere preferito. Dalla prima descrizione del test nel 1987 sono stati descritti molti perfezionamenti. La maggior parte degli studi ha riportato cifre di sensibilità e specificità tra il 95-100% per entrambi. Un protocollo di test uniforme per quanto riguarda il pasto del test, la dose appropriata di 13C-urea, il numero di campioni di respiro da prendere, … sarebbe ideale. Ma oggi, è meglio lottare per una convalida e una determinazione dei valori di cut off per ogni protocollo in quanto tale. L’indicazione principale dell’UBT è la conferma del successo dell’eradicazione. Per evitare risultati falsi negativi, il test dovrebbe essere eseguito da 4 a 6 settimane dopo la fine del trattamento e 5 giorni dopo la fine dei farmaci soppressivi dell’acido. Il test è anche uno strumento ideale per controllare l’infezione quando un’ulcera viene trovata all’endoscopia, ma i campioni bioptici non possono essere presi a causa del trattamento anticoagulante. Per lo più la sierologia è la prima scelta per eseguire studi epidemiologici, ma l’UBT è una buona alternativa e inoltre dà un’idea della presenza di un’infezione attiva. Il ruolo dei test non invasivi, cioè l’UBT e la sierologia, nella diagnosi primaria di H. pylori è più controverso. Domande come chi eseguirà il test (medico generico o gastroenterologo), qual è il limite di età, come organizzare il follow-up, qual è il rapporto costi-benefici, … rimangono ancora aperte. Tutte queste domande hanno bisogno di un’ulteriore valutazione in termini di influenza sul processo decisionale clinico non solo in generale, ma anche più specifico per la situazione belga.

In conclusione: 1. Il test del respiro 13C-urea è un test molto accurato e non invasivo per diagnosticare la colonizzazione gastrica di H. pylori negli adulti e nei bambini. 2. Se i protocolli locali sono convalidati e i valori di cut off appropriati sono determinati, la standardizzazione generale della metodologia non è necessaria. 3. Il test del respiro 13C-urea è lo strumento diagnostico ideale per monitorare la terapia di eradicazione in pazienti con ulcere duodenali complicate, ulcere gastriche, linfomi del malto, scarsa compliance e per eseguire grandi studi epidemiologici. 4. Il ruolo del test del respiro 13C-urea nella decisione clinica prima dell’endoscopia rimane controverso.

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