Palazzo Nazionale Pena

Nessuna visita a Sintra sarebbe completa senza passare un po’ di tempo ad ammirare l’incantevole Palacio Nacional da Pena. Questo antico palazzo color giallo canarino e terracotta è arroccato su uno sperone roccioso che domina la città ed è un mix eclettico di diversi stili architettonici che in un modo o nell’altro riescono a fondersi meravigliosamente insieme.

Nel XVI secolo l’edificio che sorgeva qui era un monastero relativamente umile, dedicato all’Ordine di San Girolamo e che ospitava solo 18 monaci. Il monastero fu quasi completamente distrutto dal potente terremoto del 1755, che causò devastazione ed enormi perdite di vite umane nella vicina Lisbona. Poi rimase in rovina fino a quando nel 1838 Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha, marito della regina Maria II del Portogallo, riconobbe il suo potenziale come sito per costruire un palazzo per la famiglia reale portoghese. Arruolò l’aiuto dell’architetto tedesco, il barone von Eschwege, per creare il sontuoso castello e il parco circostante che vediamo oggi. Anni dopo la morte della regina, Ferdinando si innamorò di Elise Hensler, una cantante d’opera e attrice americana di origine svizzera, molto istruita, che sposò, elevandola al rango di Elise, contessa di Edla. Alla sua morte, la contessa Elise ereditò il palazzo.

Il Palazzo Pena è costruito in stile architettonico romantico, ma combina insieme un certo numero di influenze diverse, tra cui neo-manuelina, neo-islamica e medievale. L’interno del palazzo è riccamente arredato e decorato con elaborate piastrelle e pareti riccamente dipinte.

Il momento migliore per esplorare la casa è prima delle 11 o dopo le 15, per evitare le orde di pullman che possono rendere il posto piuttosto affollato nelle ore di punta. L’accesso ad alcune parti del palazzo può essere limitato a causa dei lavori di restauro in corso.

Pena Park (Parque da Pena), che circonda il palazzo, offre oltre 200 ettari di terreno pesantemente boscoso da godere. C’è un meraviglioso mix di oltre 500 specie diverse di alberi e arbusti provenienti da tutto il mondo, compresa una flora rara importata dalla Cina, dal Giappone, dall’Australasia e dal Nord America. I visitatori che vagano per i molti sentieri che si snodano intorno ai pendii a volte ripidi del terreno troveranno qualcosa da ammirare dietro ogni angolo.

Fate attenzione alla Casa do Regalo, uno chalet di legno recentemente restaurato che serviva come casa estiva e rifugio privato per Elise, contessa di Edla.

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